Silvia Fanzutti tecnico competente in acustica milano

La modulistica edilizia unificata introdotta con la deliberazione XI/784 del 12 novembre 2018 è stata modificata  con la D.d.s. del 19 febbraio 2020 ed in particolare è stato modificato il modulo per  l' assegnazione certificata dell'agibilità ove è stato tolto l'obbligo di allegare la dichiarazione a firma di tecnico competente in acustica che certificasse il rispetto dei requisiti acustici passivi previsti dal D.P.C.M. 5/12/1997.

E' stata modificata anche la legge regionale 13/2001 ove viene introdotto il rimando a Linee Guida di futura emissione per la verifica in opera dei requisiti acustici passivi. Nelle more si rimanda a quanto già previsto in materia nei regolamenti di igiene dei Comuni su questo specifico aspetto.

Riassumendo alla data di luglio 2020 il collaudo acustico a fine lavori non è necessario in regione Lombardia se:

1) il direttore lavori che firma il modulo di cui sopra si prende la responsabilità di dichiarare che il progetto può superare un collaudo acustico in opera (senza peraltro averlo eseguito);

2) il regolamento locale di igiene del Comune non prevede specifiche procedure di collaudo in opera per la verifica dei requisiti acustici passivi.

E' altresì accertato che la responsabilità in caso di non ottemperanza del D.P.C.M. 5/12/1997  ricade sul professionista che ha firmato il modulo in questione, in genere il direttore lavori. Il direttore lavori dovrebbe in ogni caso far eseguire il collaudo in opera dei requisiti acustici passivi e fa produrre una relazione di collaudo ad un tecnico competente in acustica, che potrebbe a questo punto dichiarare l'ottemperanza del costruito al D.P.C.M. 5/12/1997. Attendiamo le linee guida emanate da Regione Lombardia sperando che facciano chiarezza sul tema. 

La classificazione acustica degli edifici è un'attività di verifica strumentale delle performance acustiche di un edificio secondo la metodologia dettata dalla norma UNI 11367/2010 e successive integrazioni. La norma è stata voluta per introdurre una classificazione dell'edificio analoga alla classificazione energetica, a tutela dei potenziali acquirenti, in modo da renderli edotti delle performance acustiche dell'immobile e limitare in tal modo anche i casi di contenzioso. La norma è stata predisposta in modo da essere uno strumento per la revisione della normativa nazionale sui requisiti acustici passivi, cosa che non è ancora avvenuta. 

 

Per requisiti acustici passivi si intendono le prestazioni acustiche degli edifici che devono essere monitorate, progettate e  e testate per la protezione acustica dei recettori ospitati negli edifici. L'entità che è oggetto di verifica dei questa analisi è l'edificio 

frazionato in singole unità immobiliari, delle quali devono essere analizzati i diversi elementi costruttivi.

L'attività di  verifica dei requisiti acustici passivi viene eseguita nella fase di collaudo degli edifici oppure in caso di controversie sull'isolamento acustico. La normativa di riferimento è il D.P.C.M. 5/12/1997. Un altro ambito di applicazione è quello della classificazione acustica degli edifici, nella quale una delle fasi consiste nella verifica strumentale dei requisiti acustici passivi. La norma di riferimento per l'attività di classificazione è la NORMA uni 11367, la norma sulla Classificazione acustica degli edifici